Metodo di psicoterapia

Autoregolazione dello spirito e della psiche – è un metodo utilizzato nelle consultazioni psicoterapeutiche, nel training di gruppo e nella psicoterapia di gruppo.

Orientamento: esistenziale-umanistico (non psicoterapia direttiva).

Le idee principali:

1. La psiche dell’uomo non si può separare dalle sue convinzioni filosofiche anche se tali convinzioni non sono consapevoli;

2. ogni persona ha il Corpo di Dolore, cioè il sentimento di insoddisfazione e il desiderio di morire, ma anche (immancabilmente!) c’è il Corpo della Gioia – desiderio di vivere nel modo più confacente alle proprie tendenze individuali e alla propria convenienza;

3. quando si prende coscienza del Corpo di Dolore, diventa possibile controllarlo e quindi ridurlo di intensità. Quando si prende coscienza del Corpo di Gioia si può invece costruire un proprio modo di vivere e soddisfare le proprie necessità individuali.

L’esperienza mostra che appena l’uomo capisce le sue vere esigenze, queste si possono realizzare perché non incontrano più l’opposizione dell’inconscio.

Il metodo è il principio generale che deriva dalla natura dell’obiettivo.

Il mio metodo consiste in una presa di coscienza che indebolisce il Corpo di Dolore e in una apertura alle vere necessità del Corpo di Gioia. Il metodo può essere anche chiamato «raggiungimento della concordia» entro lo spazio dell’anima.

Sono convinta che, accordandosi con se stesso, ogni uomo sarà capace anche di mettersi d’accordo con l’ambiente circostante e con il suo destino.

Le mie convinzioni, come anche il mio metodo, non sono qualcosa di assolutamente speciale.

Si basano, in primo luogo, sui principi dello Yoga e dello zen-buddismo che fanno percepire alla persona la propria anima e anche, con maggior profondità, il mondo esterno. In secondo luogo, si fondano sulle famose concezioni di individuazione di Yung e di auto attualizzazione di Maslou. Nella mia pratica uso la teoria della gestalt di Perls e la dottrina di autognosia di Rogers. Considero le idee di James (?) e Grof sugli stati di coscienza trasformati come un valido punto di partenza teorico per effettuare interessanti esperimenti, dato il grande livello di indeterminazione che ancora presentano. Infine, le idee esistenziali di Irvin Yalom mi sono affini e la concezione filosofica di Eckhart Tolle è stata fondamentale nelle mie prime esperienze di pratica psicologica.

La particolarità del mio metodo consiste nell’accento posto sul Corpo di Gioia e questo senza dubbio corrisponde alle tendenze generali del nostro tempo.

Le tecniche e le metodiche

Da sempre è noto che la suggestione può fare miracoli. Ha la capacità di curare il corpo e l’anima, di rendere forte il debole, di trasformare la tristezza in allegria, eсс. Probabilmente, ogni suggestione è autosuggestione, perchè in stato ipnotico profondo non è possibile costringere una persona fare quello che non farebbe nel suo stato di coscienza, cioè quello che contrasta con le sue convinzioni incoscienti.

Autosuggestione oppure autoipnosi può essere cosciente o inconscia, istantanea folgorazione oppure pratica coerente. Ma sempre è un processo complicato e composto da molti elementi.

L’uomo si crea convinzioni riguardo a tante cose. Uno è convinto che non può mangiare la cipolla cotta e si sente male se dovesse succedere. Un altro è convinto che se non mangia carne può morire. Uno è convinto di essere forte e di diventare ricco. L’altro è convinto che dovrà trascinare una vita misera e che non è possibile cambiare il proprio destino. Tutte le convinzioni tendono ad avverarsi e condizionano la propria vita.

Però l’uomo può essere scontento dalle proprie convinzioni. Soprattutto se si accorge che gli impediscono di assolvere i compiti della sua vita e di sentirsi felice.

Con l’aiuto di metodi e tecniche diverse l’uomo traccia un sentiero nel suo inconscio, cerca di determinare le sue intenzioni recondite, osservare i suoi sentimenti, essere sincero e onesto con se stesso. Senza dubbio questa pratica permette di risolvere molti problemi emozionali. Però è più importante per l’uomo raggiungere la concordia con se stesso, accogliere e accettare le sue contraddizioni interiori e permettere all’inconscio di trovare una soluzione.

Al primo sguardo, la terapia dell’autoregolazione si può percepire come un insegnamento. Per di più alla fine di ogni incontro prescrivo quasi sempre un «compito a casa». Ma nonostante tutto non è come sembra. L’insegnamento ha bisogno di un programma o «piano di studi». Però in questa situazione indaghiamo assieme lo spazio dell’inconscio e non possiamo prevedere cosa si scoprirà.

Quando emergono dall’inconscio sentimenti segreti come le convinzioni, bisogna innanzi tutto accettarli e acconsentire perché già sono in noi. Successivamente arriva la consapevolezza che se questa «strana» sensazione è capace di influire sulla propria vita, allora significa che è possibile che un altro sentimento, un’altra credenza, possa prendere il suo posto. In altre parole, se mi sono convinto che sono cattivo, significa che posso con lo stesso successo convincermi che sono buono.

A questo punto tutti esclamano: «Come è possibile realizzare ciò?!» Infatti non è possibile operare direttamente: in questo sta la difficoltà!

L’autosuggestione è una tecnica multi-strato. E’ abbinata al rilassamento corporeo, a sensazioni tattili speciali e anche ad altre particolarità. Non e’ possibile descriverli compiutamente perché proprio con questi si costruisce un «approccio personalizzato». Se diciamo semplicemente «Io sono tranquillo», si cade nel ridicolo e si profana uno degli strumenti più potenti per influire su se stessi.

Psicosomatica.

In questo contesto, le possibilità di comprendere le cause emotive di una malattia conducono alla rivelazione di sentimenti e convinzioni che hanno originato continue tensioni all’organismo e che successivamente si sono gradualmente trasformate in disturbi somatici. Di conseguenza, la via dell’autosuggestione può riprogrammare l’emotività e contribuire alla dissoluzione dei disturbi.

Dunque, il METODO di AUTOREGOLAMENTAZIONE consiste nel prendere in considerazione le tensioni dell’inconscio, nell’analizzare i sentimenti-convinzioni che bloccano la persona e tramite riflessioni guidate e controllate creare una nuova consapevolezza di sé che permetterà di far fronte ai problemi psicologici e in genere di favorire una riprogrammazione di se stessi in conformità ai propri desideri e bisogni.

Qual’è il vantaggio di questo metodo? Soprattutto che una persona potrà praticarla indefinitamente perché è un metodo spirituale per prendere coscienza quotidianamente delle proprie azioni, intenzioni e desideri nascosti. In senso filosofico ogni uomo può imparare ad acquisire interessi vitali illimitati e ad aprirsi con animo sereno a sempre nuove e sconosciute esperienze.

I particolari possono essere letti nei libri, negli articoli e in altri parti del sito. Nella sezione Contatti si possono chiedere all’autore precisazioni sulle questioni che più interessano.

In futuro vorrei pubblicare le tecniche che aiutano ad ascoltare il proprio inconscio.